Ne ho sentite dire di tutti i colori sul nuovo MacBook da 12”
Faccio una premessa doverosa: nonostante ne abbia cambiati parecchi, i notebook non mi sono mai piaciuti particolarmente. Ne ho sempre avuto uno, ma l’ho sempre usato qualora dovessi presentare un lavoro personalmente ad un cliente o poco più.
Anche se le prestazioni dei MacBook Pro sono da sempre eccellenti (ci si può fare quasi tutto), avendo da sempre un Mac Pro desktop (con più monitor), usare il portatile è sempre stata una cosa per me senza senso: dopo aver lavorato con due monitor da 27” anche il portatile da 17 pollici più figo del mondo fa cagare. E non avendone l’esigenza non ho mai pensato nemmeno per un secondo a docking station o accocchi del genere. Il Mac su cui lavoro è un desktop. Punto.
Durante una delle ultime gite all’Apple Store (proprio per un guasto al glorioso MacBook Pro da 17” con schermo anti riflesso, che tra parentesi viene ora considerato “vintage” quindi non riparabile, ma nemmeno sostituibile visto che la gamma attuale di MacBook non comprende un 17”) ho adocchiato il nuovo MacBook da 12”.
La foto dovrebbe dire già tanto, ma fino a quando non lo vedi dal vivo e non ci metti le mani sopra non capisci il lavoro che questi “maledetti” hanno fatto. Li ho chiamati maledetti perché, come avrai intuito, quella che doveva essere una visita per una riparazione è diventata una giornata di shopping. Mi fregano sempre 🙂
A parte le battute, questo aggeggio è strepitoso. Lo so:
- Non ha porte (a meno che non compri l’ennesimo adattatore che tra poco stiperai nella cassettiera dedicata agli adattatori Apple)
- A livello prestazionale, se si considera il prezzo, fa piuttosto schifo
- La RAM è davvero poca (8GB, non espandibili)
- Se installi la Suite di Adobe a momenti ti insulta
- Altre, terribili cose derivanti tutte dal fatto che Apple è brutta e cattiva
- Non c’è più Steve Jobs
Se invece si fa “un altro giro”, ovvero si prende fin da subito questa macchina per quello che è, allora la si può capire davvero.
Tanto per cominciare, si dovrebbe capire immediatamente che non è una vera e propria postazione di lavoro (non è un MacBook Pro). E’ più simile ad un iPad, con cui però puoi davvero fare cose perché ha un OS vero e proprio, non iOS. Ha una tastiera “vera” (che tra l’altro funziona ancora meglio delle Apple Keyboard, quando la si capisce) ed un trackpad “vero”. Oltre al fatto che ci posso collegare il mio fido MX Master tramite la connessione Bluetooth, quindi lasciando il ricevitore Unifying sull’altro Mac e premendo semplicemente un pulsante sotto al mouse.
Il nuovo MacBook non pesa praticamente niente ed è velocissimo fino a quando non gli chiedi di fare cose per cui non è stato progettato. Non è un Mac con cui fare rendering di video o lavorare con foto da 500MB in Photoshop.
Costa tanto? Costa il giusto per quello che è, come (quasi) tutti i prodotti Apple. Ovvio, paragonati al resto delle cose che si possono acquistare oggi. Non è il giusto in senso assoluto perché i ricarichi sono astronomici, ma lo sono per tutti.
“E allora che c***o te ne fai di questo nuovo MacBook?”
Giusto, che c***o me ne faccio?
Ce l’ho da una settimana e lo sto già usando molto di più di qualsiasi altro portatile che abbia mai avuto. Dal divano, dal giardino, se voglio analizzare un progetto o fare tutta la parte di lavoro non operativa (ma anche quella in cui va scritto un po’ di codice), posso evitare di sedermi alla scrivania dove comunque trascorro più di 10 ore al giorno.
In un certo senso il nuovo MacBook mi ha cambiato la vita, o almeno ha cambiato il modo in cui spendo una parte del tempo in cui lavoro. Lo tengo sulle gambe e nemmeno me ne accorgo. Non si scalda e la batteria dura più di 8 ore…
Un amico mi ha insegnato (senza nemmeno saperlo) un metodo per decidere o meno se acquistare qualcosa di nuovo. Prima di comprarlo, mi faccio la domanda “Se lo compro, mi cambierà la vita?”. In questo modo ho già evitato una serie di acquisti potenzialmente inutili e dispendiosi. Questa volta la risposta è stata si 🙂
PSSST: Su Amazon costa 90 Euro in meno che all’Apple store.
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